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Liutprand - Associazione Culturale

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Articoli

di Jim Al-Khalili, The Guardian

LE INVENZIONI DEL MONDO MUSULMANO

Dall'orologio con l’elefante alla camera oscura, le invenzioni dei secoli IX - XV

Non esiste una cosa come la scienza islamica - poiché la scienza è la più universale delle attività umane. Ma i mezzi per facilitare i progressi scientifici sono sempre stati dettati dalla cultura, dalla volontà politica e dalla ricchezza economica. Ciò che solo ora sta apparendo con chiarezza (a molti in Occidente) è che, durante le epoche buie dell'Europa medievale, incredibili progressi scientifici furono compiuti nel mondo musulmano. Geni a Baghdad, al Cairo, a Damasco e a Cordoba portavano avanti, dalle opere accademiche degli antichi Egitto, Mesopotamia, Persia, Grecia, India e Cina, lo sviluppo di quella che noi chiameremmo la scienza "moderna". Nuove discipline apparivano – l’algebra, la trigonometria e la chimica, nonché importanti progressi nella medicina, l'astronomia, l'ingegneria e l'agricoltura. I testi arabi sostituivano quelli greci greco come testimonianze di saggezza, e contribuivano così a modellare la rivoluzione scientifica del Rinascimento. Ciò che gli scienziati medievali del mondo musulmano articolarono in modo brillante è che la scienza è universale, il linguaggio comune della razza umana. Le 1001 invenzioni in mostra al London's Science Museum raccontano alcune delle storie di quel tempo dimenticato. Ecco le prime sei scoperte in mostra, a mio avviso...

1. L'orologio con l’elefante

Questo pezzo centrale della mostra è una replica alta tre metri di un antico orologio ad acqua del XIII secolo e una delle meraviglie dell'ingegneria del mondo medievale. Esso fu costruito da al-Jazari, e dà forma fisica al concetto di multiculturalismo. È dotato di un elefante indiano, draghi cinesi, un meccanismo greco ad acqua, una fenice egizia, e robot di legno in abiti tradizionali arabi. Il meccanismo di temporizzazione si basa su un secchio pieno d'acqua, nascosto all'interno dell'elefante.

2. La camera oscura

Il più grande scienziato del mondo medievale era un arabo del sec. X con il nome di Ibn al-Haytham. Tra i suoi numerosi contributi all’ottica è stata la prima spiegazione di come funziona la corretta visione. Ha utilizzato l'invenzione cinese della camera oscura (o camera con foro a spillo) per mostrare come la luce viaggia in linea retta dall'oggetto per formare una immagine capovolta sulla retina.

3. Il mappamondo di Al-Idrisi

E' esposta una riproduzione su tre metri della famosa mappa realizzata nel sec. XII dal cartografo andaluso Al-Idrisi (1100-1166), prodotta in Sicilia e considerata come la descrizione più elaborata e completa del mondo fatta in epoca medievale. Questo mappamondo fu utilizzato ampiamente dai viaggiatori per diversi secoli e conteneva una descrizione dettagliata del nord cristiano così come del mondo islamico, dell’Africa e dell'Estremo Oriente.

4. Gli “ingegnosi dispositivi” dei fratelli Banu Musa

Questi tre fratelli furono celebrati matematici e ingegneri del IX secolo a Baghdad. Il loro libro di dispositivi ingegnosi, pubblicato nell’850, fu una grande opera illustrata sui dispositivi meccanici che comprendeva automi, puzzle e giochi di prestigio come pure ciò che oggi definiamo "i giocattoli esecutivi".

5. Gli strumenti chirurgici di Al-Zahrawi

Questa gamma di strani e meravigliosi dispositivi mostra il tipo di strumenti utilizzati dal chirurgo del sec. X al-Zahrawi, che praticava a Cordoba. Il suo lavoro ebbe un’enorme influenza in Europa e molti dei suoi strumenti sono ancora in uso oggi. Tra le sue più note invenzioni ci sono la siringa, la pinza, il gancio e l'ago chirurgici, la sega per le ossa e il bisturi per la litotomia.

6. L’apparecchio volante di Ibn Firnas

Abbas Ibn Firnas fu un leggendario inventore del IX secolo e il Da Vinci del mondo islamico. Egli è onorato sui francobolli arabi e un cratere sulla Luna porta il suo nome. Compì il suo tentativo di volo controllato più famoso quando, a 65 anni, costruì un rudimentale deltaplano e si lanciò dal lato di una montagna. Alcuni racconti sostengono che rimase in aria per diversi minuti prima di atterrare male e sulla schiena.

L’apparecchio volante di Ibn Firnas. Fotografia: Shaun Curry / AFP / Getty Images

L’autore - Jim Al-Khalili è uno scrittore e giornalista. Egli è professore di fisica e di impegno pubblico nel campo della scienza presso l'Università di Surrey.

Pubblicato 01/02/2010 20:43:42