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Liutprand - Associazione Culturale

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Articoli

di Rick Sanders

GLI STRUMENTI DEGLI ANTICHI NAVIGATORI

per misurare la longitudine e circumnavigare del globo

traduzione di Alberto Arecchi

Verso il 232 a.C., il Capitano Rata ed il Navigatore Maui salparono con una flotta in partenza dall’Egitto per circumnavigare la Terra. (1)

Nella notte tra il 6 ed il 7 agosto 2001, tra le ore 23 e le 3 del mattino, l’autore di questo articolo, con l’astronomo dilettante Bert Cooper, ha dimostrato la possibilità che Rata e Maui conoscessero e segnassero sulla carta la loro posizione, con l’esatta longitudine, per la maggior parte del loro viaggio.

il viaggio
Probabile rotta della spedizione egiziana del 232 a.C.

La spedizione di Maui era stata promossa dal grande scienziato Eratostene, direttore della biblioteca di Alessandria. Il viaggio doveva forse dimostrare la teoria di Eratostene, che la terra fosse rotonda e misurasse circa 24.500 miglia di circonferenza. Uno degli strumenti di navigazione che Maui portava con sé era un “calcolatore” dallo strano aspetto, chiamato “tanawa”, simile allo strumento che era noto nel 1492 col nome di “torquetum”.

Dalla fotografia del graffito rupestre di questa “tanawa”, trovato in Nuova Guinea, ho determinato che Maui doveva calcolare sull’eclittica la misura della “distanza lunare”, per trovare la longitudine. La tanawa di Maui era di tale importanza che egli ne tracciò il disegno sulla parete della grotta, con la seguente iscrizione, decifrata nel 1970: “La Terra è inclinata (sul proprio asse). Perciò i segni di metà dell’eclittica guardano verso sud, l’altra metà invece sorge ascendente. Questo è il calcolatore di Maui”.

La Tanawa
Il disegno della tanawa di Maui, in un graffito scoperto nelle Grotte dei Navigatori a Sosorra, nell’Irian Jaya - Nuova Guinea Occidentale (da “BARRY FELL, America B.C.., New York, 1976”).

Eratostene aveva appena misurato la circonferenza della Terra ed una circonferenza di sfera ha la stessa misura, in tutte le direzioni. Sappiamo che Maui pensava la stessa cosa, perché nei suoi graffiti appare anche una prova dell’esperimento di Eratostene per misurare la circonferenza terrestre.

Per verificare tale ipotesi, abbiamo costruito un “Torquetum” di legno in versione semplificata, ed abbiamo misurato con esso il cambiamento della distanza angolare tra la Luna e la stella Altair, della costellazione dell’Aquila. Il successo dell’esperimento prova che il dogma ufficiale è errato e prova che in linea di principio il Navigatore Maui, durante il suo viaggio, poté usare tavole che portava con sé da Alessandria, disegnate da Eratostene o dai suoi collaboratori, per confrontare quelle distanze angolari della Luna con quelle che via via misurava direttamente. Ciò lo conduceva ad un calcolo abbastanza esatto della longitudine.

È importante osservare che non conosciamo completamente il funzionamento del “torquetum”. Ne abbiamo semplificato il funzionamento per dimostrare l’esperimento che per noi era principale, ma intendiamo condurre nuovi esperimenti con lo strumento completo. Il valore del “torquetum” come calcolatore analogico doveva essere immenso. Infatti, quando un pianeta o la Luna non si trovano sul meridiano del luogo, tutte le “linee rette” diventano curve ed il calcolo diviene difficile, anche con un calcolatore moderno. Tuttavia, l’inclinazione del piano del “torquetum” di 23°30’ permette di leggere direttamente la longitudine e la latitudine d’un pianeta – o della Luna – sul piano dell’eclittica, senza svolgere calcoli complicati. Si tratta di dati di grande valore, per predire le eclissi e le occultazioni delle diverse stelle o pianeti da parte della Luna.

L’ispirazione per l’esperimento

Si trattava d’una scoperta intrigante! A che cosa serviva questa “Tanawa”? Perché il piano inclinato di 23°30’, caratteristico del torquetum? Ciò poteva significare solo che Maui guardava l’eclittica, la Luna ed i Pianeti, queste “stelle meravigliose”.

Dei due “torquetum” sopravvissuti in tutto il mondo, uno appartenne a Nicola Cusano e l’altro a Regiomontano, entrambi coinvolti nella riforma del calendario e nel calcolo delle date della Pasqua che, come alcune altre feste religiose, è datata dall’interazione tra i calendari lunare e solare.

Ma che cosa poteva farsene Maui? Usarlo per calcolare la longitudine? Il solo pensiero appariva come eretico. Al fine di uscire dal campo della pura speculazione, l’unica possibilità era quella di costruire un torquetum e vedere se con esso si potesse calcolare la longitudine, tramite osservazioni della Luna, con le semplici attrezzature di bordo che il Navigatore Maui poteva avere con sé.

ricostruzione tanawa
Un modello d’ottone della Tanawa di Maui, costruito dal Dr. Sentiel Rommel. La base (A), sul piano dell’orizzonte dell’osservatore, è orientata in modo che l’asse di simmetria sia parallelo al meridiano. (B) è il piano equatoriale. (C) è il piano dell’eclittica (visto di lato, nel disegno di Maui, appare come una linea).
Disegno di MATT MAKOWSKI, in “The Epigraphic Society Occasional Publications”, vol. 32, N. 29, feb. 1975.

Non si può misurare la longitudine dall’osservazione d’una sola stella, perché la sua rotazione quotidiana è soltanto apparente e dipende dalla rotazione terrestre. Alle ore 8 (ora locale solare) qualsiasi stella, osservata da un luogo qualunque, da Ferrara come da Parigi o dal Cairo, avrà lo stesso azimuth che può avere a Washington o in un altro posto, alla stessa ora locale, pur mantenendo il proprio moto indipendente e reale.

Leggiamo quanto scrisse nel 1502 Amerigo Vespucci, astronomo della navigazione alle frontiere della fine dei “secoli oscuri”, nella sua Lettera IV:

“… Credo di avere imparato a misurare (la mia longitudine)… dalle eclissi e dalle congiunzioni della Luna coi pianeti; ed ho perduto diverse notti di sonno per accordare i miei calcoli coi precetti di quei saggi che hanno steso i manuali ed hanno scritto dei movimenti, delle congiunzioni, degli aspetti e delle eclissi di due corpi celesti e delle stelle meravigliose, come il saggio Re Don Alfonso nelle sue Tavole, Giovanni Regiomontano nel sul Almanacco e Blanchino, e il Rabbi Zacuto nel suo Almanacco perpetuo, tutti scritti sotto diversi meridiani: il Re Don Alfonso scrisse nel meridiano di Toledo, Giovanni Regiomontano in quello di Ferrara, e gli altri due a Salamanca”. (2)

Il miglior “orologio” da usare come riferimento sono le stelle. Nei 27,3 giorni solari (circa) di un’orbita lunare, la Luna compie nel cielo un’orbita completa di 360° e ritorna nella stessa posizione tra le stelle: si tratta di 13° al giorno, ossia poco più di 30’ all’ora. Così, mentre la rotazione terrestre genera un moto apparente nel cielo notturno delle stelle e della Luna da est verso ovest, la Luna, a causa del proprio movimento reale intorno alla Terra, sembra indietreggiare un poco verso est di circa 30’ all’ora. In altre parole, essa “ruota” verso ovest di soli 11°30’ all’ora.

Quindi, se una stella conosciuta si trova in una certa posizione sulla sfera celeste (misurata dall’azimuth e dall’ascensione retta), si può disegnare un grafico della sua posizione in notti successive, che ne mostri la distanza apparente dalla Luna.

Per esempio: se una nave salpa da un porto verso ovest e si sposta ad ovest di 15° (ossia un’ora) in longitudine dal porto, e se si osserva la Luna da quella nave, essa apparirà 30’ più ad est di quanto la tabella la mostrasse, quando ci si trovava nel porto di partenza. Non c’è nulla - in tale procedimento - che il Navigatore Maui non potesse conoscere, nel 232 a.C. La sola domanda potrebbe essere se i suoi strumenti potessero misurare una differenza angolare dell’ordine di mezzo grado.

Le nostre osservazioni

I nostri esperimenti hanno mostrato che un torquetum semplificato poteva farlo. Nell’intervallo di tempo in cui Altair si è spostata di 41° 50’ verso est, sul piano equatoriale, la Luna si era mossa soltanto di 40°15’, con una differenza di 1°35’. Poiché la Luna è retrograda di circa 30’ all’ora, la regressione “calcolata” dovrebbe corrisponde ad 1°23’. L’errore è di circa1/5 di grado (12’) e si accorda con i limiti dei nostri strumenti, che possono raggiungere una precisione di 1/4 di grado (15’).

Le iscrizioni rupestri decifrate nelle isole del Pacifico, nella Nuova Guinea occidentale e a Santiago del Cile, rivelano che una flotta egiziana navigò verso il 232 a.C., sotto il regno di Tolomeo III, in una missione per circumnavigare il globo. Le sei navi salparono sotto il comando del Capitano Rata e del Navigatore Maui, amico dell’astronomo Eratostene (ca. 275-194 a.C.), direttore della celebre biblioteca d’Alessandria. Le iscrizioni di Maui, decifrate negli anni ‘70 dall’epigrafista Barry Fell, indicano che si trattava di una spedizione intesa a dimostrare il teorema di Eratostene, che la Terra fosse rotonda e misurasse approssimativamente 24.500 miglia di circonferenza.

NOTE

1. Per la storia della spedizione di Rata e Maui, si veda: M. MAZEL HECHT, The Decipherment and Discovery of a Voyage to America in 232 B.C., in “21st Century”, winter 1998-1999, p. 62; Indian Inscriptions from the Cordilleras in Chile, found by Karl Stolp in 1885, in “21st Century”, winter 1998-1999, p. 66; L.H. LAROUCHE, On Eratosthenes, Maui’s Voyage of Discovery, and Reviving the Principle of Discovery Today, in “21st Century”, spring 1999, p. 24; M. MAZEL HECHT, Eratosthenes Instruments guided Maui’s 3rd Cent. Voyage, in “21st Century”, spring 1999, S. ROMMEL, Ph.D., Maui’s Tanawa: A Torquetum of 232 B.C., in “21st Century”, spring 1999, p. 75.

2. Cfr. L. FORMISANO (ed.), Lettere dal Nuovo Mondo, Marsilio, 1992. Abbiamo qui usato una “ritraduzione” dalla citazione in inglese dell’autore dell’articolo.

Estratto dalla rivista "21st Century", 4/11, winter 1998-1999.
Pubblicato 31/03/2008 16:38:29