Salta direttamente al contenuto
Liutprand - Associazione Culturale

Liutprand - Associazione Culturale

Articoli

di ESOP

IL PAPATO E LA GROENLANDIA (1206-1492)


Non molti sono al corrente dell’esistenza di lettere, negli archivi del Vaticano, indirizzate da diversi Papi del periodo pre-colombiano ai vescovi norvegesi nelle cui diocesi si trovavano le parrocchie dei cristiani norvegesi insediati in Groenlandia. Alcune di queste lettere furono portate alla luce nel 1904 e pubblicate con l’autorizzazione delle autorità vaticane. Copie ne sono state incluse nel raro libro “PreColumbian Historical Treasures 1000 – 1492”, pubblicato dalla Norroena Society nel 1906. Una copia di tale libro è stata ottenuta negli anni ‘70 da Russel Swanson, presidente dell’Epigraphic Society di San Francisco. Cogliamo l’opportunità per rendere nuovamente pubblici tre di questi documenti, che ricordano i problemi economici dei coloni europei nel Nuovo Mondo in quei tempi remoti, secoli prima di Cristoforo Colombo.

Gli autori delle lettere sono:

Per la prima il Papa Martino IV, che si rivolge all’Arcivescovo di Nidrosi in Norvegia, 4 marzo 1282.

Per la seconda il Papa Nicolò V, che scrive ai Vescovi di Shaoltens e Olens il 20 settembre 1448.

La terza è del Papa Alessandro VI, che si rivolge alla Chiesa di Garda in Groenlandia, poco tempo dopo il 1492.

Forniamo qui di seguito i tre testi in facsimile, in trascrizione latina e in traduzione.

Martino IV, 4 marzo 1282

“Al venerabile confratello Arcivescovo di Nidrosi.

La tua fraternità ci ha informati che, nelle isole d’Islanda e Faröer del regno di Norvegia, avviene in diversi casi che non si possano pagare o vendere oggetti scambiandoli con moneta, e perciò essi non possono neppure offrire la decima per la Terra Santa o la Sede Apostolica. Hanno aggiunto anche che la decima della Groenlandia è interamente riscossa in pelli di bovini e di foche e denti e fanoni di balene, che possono a malapena, come affermate, essere vendute a giusto prezzo. Ragion per cui hai chiesto che la sede apostolica ti istruisca su come tu debba comportarti riguardo a tali casi. Nel ringraziarti per il tuo zelo, ti rispondiamo di sforzarti a convertire in argento o oro le decime della Groenlandia e delle suddette isole, per quanto ti sia possibile farlo con esiti vantaggiosi, e di mandare il ricavato, insieme con le altre decime raccolte nel Regno per la Terra Santa, alla Sede Apostolica, il più presto possibile, specificando bene che cosa e quanto spedisci. Per il resto, abbiamo indirizzato al nostro carissimo figlio in Cristo… illustre re di Norvegia una lettera per chiedergli di non impedire e non permettere che alcuno impedisca che la decima del suo regno sia liberamente raccoltaa beneficio della Terra Santa, secondo le decisioni della Sede Apostolica, e che, rimuovendo ogni difficoltà, revochi la proibizione emanata contro i chierici del suo regno a vendere in qualsiasi modo sterline od altro argento.

Dato nella città vecchia (Roma), il quarto giorno prima delle none di marzo del primo anno di regno”.

Nicola V, 20 settembre 1448

“Ai venerabili confratelli Vescovi di Schaolten ed Olen, salute ecc.

Nel governo della Chiesa universale in virtù del dovere del servizio apostolico a Noi confidato dal Cielo, con l’aiuto del Signore, Noi applichiamo la nostra sollecita cura per la salvazione delle anime redente dalla preziosa opera del Redentore, e cerchiamo di ricondurre allo stato di massima tranquillità non solo le anime che vagano nelle tempeste dell’empietà e dell’errore, ma anche quelle oppresse da calamità e da venti di persecuzione. Per quanto riguarda i Nostri figli diletti, i nativi e tutti gli abitanti dell’Isola di Groenlandia, che è legata alla provincia di Nidrosi, all’estremità dell’Oceano, nella regione settentrionale del regno di Norvegia, abbiamo udito chcon cuore triste e ansioso la dolente storia di quell’isola, i cui abitanti e nativi, da quasi seicento anni, hanno ricevuto la Fede in Cristo, per l’opera e le preghiere del loro glorioso evangelista, il benedetto re Olaf, fermo e risoluto sotto la guida della Sacra Romana Chiesa e della Sede Apostolica, e ove per tutto il tempo successivo il popolo, infiammato dalla devozione, ha eretto molti templi ai Santi ed una famosa Cattedrale, in cui si svolgevano i riti divini; ma una trentina d’anni fa, con il permesso dell’Altissimo, nella disposizione del Suo imperscrutabile volere… i pagani hanno attaccato tutto quel popolo con crudele invasione, devastando la loro terra ed i sacri templi a ferro e fuoco, lasciando nell’isola solo nove chiese parrocchiali… in posizioni non convenienti, dato il territorio montagnoso, e conducendo con sé prigionieri… e i superstiti non sono in grado di mantenere i preti e il vescovo, e per trent’anni sono stati privati della consolazione d’un vescovo per il ministero dei loro sacerdoti…

Perciò abbiamo disposto nel nostro favore per le giuste e degne preghiere e desideri dei detti nativi e degli abitanti della detta isola di Groenlandia,…

Dato in Roma, presso la chiesa di Santa Potenziana, nel 1448, il dodicesimo giorno prima delle calende d’ottobre, nel secondo anno di pontificato”.

Alessandro VI, nei primi anni del suo Pontificato.

“Poiché, come abbiamo appreso, la Chiesa di Garda è situata all’estremità della terra nel paese di Groenlandia, ed i suoi abitanti sono abituati a consumare pesce secco e latte per mancanza di pane, vino ed olio, anche in considerazione delle rare navi che raggiungono il detto paese per causa dell’intenso raffreddamento del mare, si pensa infatti che nessuna nave sia approdata colà negli ultimi ottant’anni, o qualora un tale viaggio possa essere compiuto, esso può avvenire soltanto durante il mese d’agosto, quando il ghiaccio si scioglie; e quindi nel corso degli ultimi ottant’anni, all’incirca, né vescovo né sacerdoti hanno governato quella Chiesa come residenti, e l’assenza di sacerdoti cattolici ha fatto sì che, malauguratamente, gran parte della Diocesi abbia ripudiato i sacri voti battesimali; ma gli abitanti di quella terra hanno conservato alcune reliquie della religione cristiana, alcuni Corporali, sui quali, un secolo fa, il Corpo di Cristo fu consacrato dai loro ultimi sacerdoti… per questa ed altre considerazioni, il Papa Innocenzo VIII, di benedetta memoria, Nostro predecessore, intendendo provvedere un adeguato Pastore a quella Chiesa, al tempo deprivata… indicò il Nostro venerabile fratello Mattia, che fu eletto vescovo di Garda, un emerito membro dell’ordine di San Benedetto… all’epoca in cui Noi eravamo ancora nell’ordine dei Frati Minori…”

Pubblicato 23/04/2009 22:52:17