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WASHINGTON – I PIANI DI L’ENFANT E DI MCMILLAN


Il piano della città di Washington fu progettato nel 1791 da Pierre L’Enfant e mappato l’anno successivo; uno schema che è stato in gran parte realizzato. Per quasi un secolo, furono attuati graduali cambiamenti al piano originale, sino il secondo importante punto di riferimento per lo sviluppo del piano urbano di Washington: la Commissione McMillan e le sue raccomandazioni del 1901-02. I piani della Commissione McMillan furono attuati prevalentemente durante i primi tre decenni del XX secolo e continuarono sporadicamente successivamente. Per quasi 100 anni, un limite di altezza di 160’ (57,12 m) ha mantenuto il carattere barocco ampio, orizzontale della città, permettendo alla luce e all’aria di raggiungere il livello pedonale, e fornendo alla città un pittoresco skyline costellato da monumenti, cupole, torri e campanili.

Il Distretto Federale di Columbia.

Il 24 gennaio 1791, il Presidente George Washington annunciò la decisione permanente del Congresso di definire la capitale nazionale, all'interno di un’area a forma di rombo, o meglio di quadrato con le diagonali rivolte ai punti cardinali, coi lati di dieci miglia, alla confluenza del fiume Potomac e del suo ramo orientale. Un sondaggio dell’area fu intrapreso da Andrew Ellicott e Benjamin Banneker. Quaranta pietre di contorno, poste a intervalli di un miglio, stabilirono il perimetro in base ai calcoli celesti di Banneker, un astronomo autodidatta di discendenza africana e uno dei pochi neri liberi che vivessero nelle vicinanze.

All’interno dell'area a forma di diamante, che sarebbe diventata il distretto di Columbia, un’area più ristretta fu destinata per la costruzione della città di Washington. (Nel 1846, una parte del distretto fu resa, per decisione del Congresso, alla Virginia, ad ovest del fiume Potomac).

Nel marzo 1791, i ruoli dei supervisori furono integrati dal Maggiore Pierre Charles L’Enfant, per preparare il piano urbanistico.

Il piano della città federale, secondo il tracciato di L'Enfant.

Il Maggiore L’Enfant (1755-1825), un artista francese e un ingegnere che aveva stretto amicizia con George Washington mentre serviva nella guerra rivoluzionaria, chiese l’onore della progettazione di un piano per la capitale nazionale. Il fatto che la zona fosse in gran parte non edificata diede ai fondatori della città l’opportunità unica di creare una capitale interamente nuova.

Dopo la misurazione del sito, L’Enfant sviluppò un piano barocco che prevedeva spazi cerimoniali e grandi viali radiali, rispettando nel contempo i contorni naturali del terreno. Il risultato fu un sistema di viali (avenues) diagonali che si intersecano, sovrapposto a un sistema a griglia. I viali s’irradiavano dai due edifici più significativi, che dovevano essere occupati dalle sedi del Congresso e del Presidente.

L’Enfant specificò nelle note che accompagnavano il piano che questi viali dovevano essere ampi, grandi, fiancheggiati da alberi e situati da collegare visivamente in modo ideale i siti topografici di tutta la città, dove importanti strutture, monumenti e fontane dovevano essere eretti. Sulla carta, L’Enfant tracciò e numerò 15 grandi spazi aperti alle intersezioni di questi viali e indicò che dovevano essere suddivisi tra gli Stati. Specificò che ciascuno Stato avrebbe dovuto prenotarsi per realizzare statue e monumenti in onore dei cittadini più degni. Gli spazi aperti erano concepiti come parte integrante della capitale, come gli edifici che dovevano essere eretti intorno a loro.

Come asse principale e centro simbolico di rappresentanza di Washington fu realizzato il Mall, un lunghissimo parco verde (circa 5 km) limitato a nord dalla Constitution Avenue ed a sud dalla Indipendence Avenue, a est dal Campidoglio e ad ovest dal Lincoln Memorial.

L’Enfant era contrario alla vendita prematura dei terreni e rifiutò di fornire la sua mappa ai commissari della città in tempo per la vendita. Ciò provocò il fatto che, benché a malincuore, egli fosse destituito da George Washington. Fu quindi incaricato Andrew Ellicott, per produrre una mappa e riprodurre a memoria il piano di L’Enfant.

Nel contesto degli Stati Uniti, un piano così grande come la città concepita 200 anni fa di Washington, DC, è unico nel suo splendore e per la sua scala. Ma, come capitale di una nuova nazione, la posizione e l’aspetto dovevano superare il bilancio sociale, economico e culturale di una semplice città: essa fu intesa come modello per la pianificazione della città americana e come simbolo di potere governativo per le altre nazioni. L’aspetto notevole di Washington è che, per quanto riguarda la definizione dei blocchi costruiti e degli spazi liberi aperti, il piano ideato da L’Enfant è poco cambiato oggi.

Mappa della città federale, 1797. Società storica di Washington, DC

Il piano McMillan

Quando si avvicinava il centenario della città, si desiderava sviluppare un sistema completo di parchi. Fin dal 1898, era stato costituito un comitato per incontrarsi con il Presidente William McKinley a proporre l’erezione di un monumento per commemorare il centenario della città. Un comitato misto formato dal Congresso tenne la sua prima riunione nel febbraio 1900 con il senatore James McMillan del Michigan come Presidente e Charles Moore come segretario. Allo stesso tempo, erano presentati piani per lo sviluppo di un centro commerciale che includeva nuovi appartamenti lungo il Potomac. Come la burocrazia prevedeva per il centenario, l’American Institute of Architects (AIA) si unì alle decisioni. I dirigenti dell’AIA prevedevano che la capitale della nazione fosse il luogo ideale per esprimere gli ideali del “movimento della bella città” (City Beautiful Movement), promosso dall’Esposizione Colombiana Mondiale di Chicago nel 1893. L’architetto di questa fiera cardine aveva progettato una classica architettura in stile Beaux Arts, in un grande e ordinato lo spazio civico.

Quando la Commissione del Senato fu fondata nel 1901 per studiare e pianificare la progettazione della città, il progetto comprendeva il nucleo storico. L’illustre comitato era composto da Daniel Burnham, un visionario dell’Esposizione Colombiana Mondiale, e dall’architetto paesaggista Frederick Law Olmsted Jr., dall’architetto Charles F.McKim, e dallo scultore Augustus St. Gaudens.

Soprattutto apparivano alle menti di questi uomini la sorprendente lungimiranza e il genio di Pierre L’Enfant. Il Comitato lamentò che il Mall fosse stato frammentato, danneggiato da una stazione della ferrovia, e si concentrò su come ripristinare l’ininterrotto percorso verde immaginato da L’Enfant. In totale, i piani della Commissione McMillan chiedevano di ridisegnare il paesaggio del nucleo cerimoniale, comprendente le aree del Campidoglio e del Mall, comprese le nuove estensioni ad ovest e a sud del monumento a Washington; il consolidamento delle ferrovie urbane, con la riduzione dei passaggi a livello; l’eliminazione delle baraccopoli; la progettazione di un complesso di uffici comunali nel triangolo formato da Pennsylvanian Avenue, 15th Street e il Mall e la creazione d'un sistema di parchi per conservare e restaurare l’anello di fortificazioni della guerra civile intorno alla città.

Per proteggere i nuovi obiettivi, introdotti dallo studio McMillan, l’AIA chiese al Presidente Theodore Roosevelt di formare una Commissione di belle arti. Stabilita dal Congresso nel 1910, durante l’amministrazione di Taft, la Commissione delle belle arti (CFA) è stata creata come un organo di consulenza del governo sulla progettazione di ponti, parchi, dipinti e altre questioni artistiche; un ordine esecutivo dell’anno successivo la prepose alla revisione della progettazione di tutti gli edifici pubblici.

Influenzato dai disegni di diverse città europee e dai giardini del XVIII secolo, come quello del Palazzo di Versailles in Francia, il piano di Washington, DC era simbolico e innovativo per la nuova nazione. Solo limitate modifiche furono fatte per la città storica - delimitata da Florida Avenue a Nord e dai corsi d’acqua a est, ovest e sud - sino a dopo la guerra civile. Le principali modifiche del piano di L’Enfant iniziarono nel XIX secolo e furono codificate nel 1901, quando la Commissione McMillan diresse i miglioramenti urbani che condussero alla realizzazione dell’esempio più elegante del “movimento della bella città” (City Beautiful Movement). Il Piano di L’Enfant fu ingrandito e ampliato durante i primi decenni del XX secolo con la bonifica dei terreni per parchi del litorale, parkways, un Mall migliorato, nuovi monumenti e nuovi panorami. Duecento anni dopo il suo primo progetto, l’integrità del piano di Washington è in larga misura mantenuta e completata – e vanta una limitazione legale delle altezze, magnifici parchi, viali e spazi aperti che consentono di godere ampie visuali. È necessaria una vigilanza costante da parte degli organismi responsabili della revisione del progetto, che sono responsabili per continuare la visione di L’Enfant.

Fonte principale: http://www.nps.gov/nr/travel/wash/lenfant.htm

Pubblicato 09/01/2011 09:06:21