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LE PILLOLE DEGLI ANTICHI GRECI

ritrovate in un relitto

Nel 130 a.C., una nave col fasciame modellato di legno di noce, gonfia di medicinali e vetro siriano, affondò al largo della costa toscana, vicino all'Italia. Gli archeologi hanno trovato il suo prezioso carico 20 anni fa e ora, per la prima volta, gli archeobotanici sono stati in grado di esaminare e analizzare le pillole che erano state preparate dai medici dell'antica Grecia.

L'analisi del DNA dimostra che ogni compressa millenaria è una miscela di più di 10 estratti di piante diverse, dall'ibisco al sedano.

"Le piante medicinali di base sono state identificate, ma non è un farmaco composto, quindi questo è davvero qualcosa di nuovo", dice Alain Touwaide, direttore dell'Istituto per la conservazione delle tradizioni mediche, che ha la più grande banca dati digitale al mondo di manoscritti medici.

Le pillole, che i ricercatori credono fossero ammorbidite con aceto o acqua per renderle più facili da ingerire, sono state conservate all'interno di scatole di latta ed erano delle dimensioni di monete.

"Quello che è notevole è che abbiamo una prova scritta [dagli antichi greci] di quali piante fossero utilizzate per quali disturbi", dice Alisa Machalek, scrittrice di scienza per il National Institute of Health, uno dei centri di ricerca leader a livello mondiale.

"Questa ricerca è interessante, soprattutto per gli storici della medicina, perché conferma che ciò che si mangia influenza i nostri corpi".

Lo spostamento verso farmaci chimici di sintesi si è verificato nel XX secolo, ma secondo Mark Blumenthal, il fondatore e direttore esecutivo del Botanical Council, c'è un rinnovato interesse per i benefici medicinali di alimenti naturali - compresi quelli che si trovano nelle pillole.

Fonte: Greek usa Reporter, 5 feb. 2012.

Pubblicato 07/02/2012 07:19:34