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RICOSTRUIRE IL CLIMA DEL PASSATO

grazie ad antichi manoscritti arabi

Scritti risalenti all'Iraq dell’età d'oro islamica (sec. IX-X) hanno rivelato modelli meteorologici insoliti, dicono i ricercatori.

Gli scienziati sono stati in grado di ricostruire i modelli delle anomalie climatiche che si sono verificate durante il IX e il X secolo in Iraq esaminando e analizzando i manoscritti dell'età d'oro islamica.

La ricerca, condotta da un team di scienziati guidati dal dottor Fernando Domínguez-Castro e pubblicata in Weather, ha esaminato l'esistenza di modelli meteorologici insoliti negli scritti di studiosi, storici e diaristi in Iraq tra il 816 e l’1009 d.C.

"Le principali informazioni sul clima recuperate da queste fonti antiche si riferiscono a eventi estremi che hanno avuto un ampio impatto sulla società, quali siccità e alluvioni," ha detto Domínguez-Castro. "Tuttavia, essi documentano anche le situazioni che si verificavano raramente in Baghdad antica come la grandine, il congelamento dei fiumi o addirittura casi di neve".

I manoscritti documentano un aumento del freddo nella prima metà del X secolo, con un forte calo di temperature nel luglio 920 d.C. e tre episodi di precipitazioni nevose negli anni 908, 944 e 1007. La sola nevicata in epoca moderna si è verificata a Baghdad nel 2008.

"Questi segni di un periodo freddo improvviso confermano il sospetto di un abbassamento della temperatura durante il decimo secolo, immediatamente prima del periodo caldo medioevale", ha detto Domínguez-Castro. "Crediamo che il picco, nel luglio del 920 d.C., fosse collegato a una grande eruzione vulcanica, ma un ulteriore lavoro sarebbe necessario per confermare quest'idea".

Gli scienziati credono che ricostruire i climi del passato fornisca un prezioso confronto storico e contestuale per la comprensione degli eventi meteorologici moderni e del cambiamento climatico. Attraverso la raccolta di dati da fonti naturali quali anelli degli alberi, corallo e stratificazioni dei ghiacci, i ricercatori sono riusciti a raccogliere gli indizi per modelli meteorologici e cambiamenti climatici del passato. Ma questo studio ha fornito un esempio che mostra come documenti storici, politici e religiosi del passato possano contribuire in modo significativo a questo tipo di ricerca.

"Le antiche fonti documentali arabe sono uno strumento molto utili per l'individuazione di descrizioni che supportino le teorie dei modelli climatici, grazie a testimoni oculari" ha aggiunto Domínguez-Castro. "La capacità di ricostruire i climi del passato ci fornisce un contesto storico utile per la comprensione del nostro clima. Ci auguriamo che questo potenziale possa incoraggiare gli storici arabi e i climatologi a lavorare insieme per arricchire la conoscenza dei dati cimatici salvati da tutto il mondo islamico".

I dettagli di questo studio sono pubblicati nella rivista “Weather”: F. Dominguez-Castro, J. M. Vaquero, M. Marin, M. C. Gallego, R. Garcia-Herrera, “How useful could Arabic documentary sources be for reconstructing past climate,” Weather, Wiley-Blackwell, DOI: 10.1002/wea.835.

Fonte: Popular Archaeology, Domenica 26 febbraio 2012.

Pubblicato 27/02/2012 21:35:15