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di Alvin Powell, Harvard Staff Writer

LA STONEHENGE SIRIANA E IL MONASTERO DI PIETRA

Conferenza di un archeologo

L’archeologo Robert Mason ha parlato al Museo semitico circa la scoperta di formazioni rocciose misteriose nei pressi del monastero siriano di Deir Mar Musa (sopra) e la necessità di ulteriore esplorazione.

Foto di Jon Chase/Harvard

C’è un mistero nel deserto siriano, nella nazione mediorientale dilaniata da un aspro conflitto civile.

Nel 2009, l'archeologo Robert Mason del Royal Ontario Museum era al lavoro presso un antico monastero quando, camminando nelle vicinanze, s’imbatté in tutta una serie di formazioni rocciose: linee di pietra, cerchi di pietra, e quelle che sembravano essere tombe.

Mason, che ha recentemente tenuto una conferenza su ritrovamenti di archeologia presso lo Harvard Semitic Museum, ha detto che esami molto più dettagliati sono necessari per capire quelle strutture, ma che egli non è sicuro se mai, né quando sarà in grado di tornare in Siria.

Analisi di frammenti di utensili in pietra rinvenuti nell'area suggeriscono che le formazioni rocciose siano molto più antiche del monastero, forse risalenti al periodo neolitico e alla prima età del bronzo, 6000 a 10000 anni fa. Mason ha anche visto formazioni simili a recinti di pietre, che ha definito "aquiloni nel deserto", che sarebbero state utilizzate per intrappolare le gazzelle e altri animali. La regione è oggi secca ("molto panoramica, se ti piacciono le rocce," Mason ha detto), ma era probabilmente più verde millenni fa.

Era chiaro, ha detto Mason, che lo scopo delle formazioni di pietre era completamente diverso da quello degli “aquiloni” e da quello di decorare il deserto con pareti in pietra. Gli aquiloni sono stati organizzati per approfittare del paesaggio e dirigere gli animali in un unico posto, mentre le formazioni di pietre più lineari sono state fatte per distinguersi dal paesaggio. Inoltre, egli ha detto, non c'era segno di habitat residenziale.

"Sembrava un paesaggio per i morti e non per la vita", ha detto Mason. "È qualcosa su cui si deve lavorare di più e non so se mai riuscirò o riusciremo a farlo".

Il monastero ospita molti affreschi, alcuni gravemente danneggiati - raffiguranti scene cristiane, santi e il giorno del giudizio. Mason ha anche esplorato una serie di piccole grotte che egli ritiene fossero scavate e abitate da monaci, intorno al monastero.

In un discorso nel 2010, Mason ha detto che si sentiva come se si fosse imbattuto nella piana inglese di Salisbury, dove si trova Stonehenge, e perciò ha chiamato le formazioni "la Stonehenge siriana".

Mason ha parlato anche del monastero di Deir Mar Musa. I primi lavori sull'edificio probabilmente iniziarono nel quarto o all'inizio del v secolo. Fu occupato fino al XIX secolo, anche se più volte danneggiato dai terremoti. A seguito di lavori di ristrutturazione degli anni ottanta e novanta, divenne nuovamente attivo.

Mason pensa che il monastero fosse originariamente una torre di guardia romana che fu parzialmente distrutta da un terremoto e poi ricostruita. L’edificio fu ampliato con nuove strutture aggiunte, fino a raggiungere la dimensione del moderno complesso, aggrappato a una scogliera secca nel deserto, circa 50 km a nord di Damasco.

Mason era alla ricerca di torri di guardia romane, quando s’imbatté nelle pietre, linee, nei cerchi e nelle possibili tombe.

Mason ha detto che, se sarà in grado di tornare sul sito, egli vorrebbe scavare l'area sotto l'altare principale della chiesa, dove pensa ci possa essere un'entrata di tombe sotterranee. Egli ha già ricevuto l'autorizzazione del superiore del monastero, che recentemente è stato espulso dal paese.

Fonte: Harvard Gazette, 22 giugno 2012.

Pubblicato 25/06/2012 05:25:19