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Liutprand - Associazione Culturale

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Articoli

di Alberto Arecchi

RIAPRIAMO LA CHIESA DI SAN MARINO A PAVIA


Il Comitato Spontaneo per la riapertura della chiesa di San Marino (Pavia) ha il piacere di presentare l'analisi comparata delle prime cento risposte al questionario proposto alla popolazione.
Sono state esaminate le prime duecento schede. Si tratta di un campione molto qualificato: persone venute spontaneamente per aderire al Comitato, oppure schede raccolte in giro da volontari.
Il gruppo di età maggiormente rappresentato è quello compreso fra i 55 e i 65 anni. Il livello culturale è generalmente alto. Qui di seguito il dettaglio dei cento firmatari che hanno compilato il questionario, oltre che la generica adesione al Comitato. Fra parentesi è segnata la percentuale delle risposte per ogni gruppo di domande.
- A - La Chiesa di San Marino, una volta riaperta, deve servire: solo al culto, (B - 7); solo all’arte e alla cultura, (C - 9); sia al culto, sia all’arte, sia alla cultura, (D - 84); deve rimanere chiusa altri vent’anni, (E – 0); Altro: Demolita (F-1); Garage (F-1)
La risposta “D” vince con la stracciante maggioranza dell’84%! Notare che nessuno la vuole chiusa per altri vent’anni, e che due estremisti la vogliono demolire per farne un garage. Il numero di quanti la vogliono aperta solo al culto (B-7) è di poco inferiore al numero di quelli che il culto lo vogliono estromettere (C-9). Questi dati sottolineano la sincerità delle risposte, e la partecipazione al problema. Nessuno è contento dell’attuale stato di abbandono.
- G - I lavori di restauro devono essere: decisi dal Comune, (H – 3); decisi dalla Curia, (I – 4); concertati da Comune e Curia, (L – 23); concertati da Comune, Curia e Cittadini, (M – 41); Altro: Comune e cittadini, (N – 1).
Una sola risposta creativa (non vuole la Curia). Nessuno che abbia proposto l’intervento di consulenze esterne alla città, ma il 41% vorrebbe la partecipazione corale di Comune, Curia e cittadini nella scelta del progetto. Solo il 3% vuole lasciare tutto nelle mani del Comune, e solo il 4% vuole lasciare tutto nelle mani della Curia. La somma delle risposte è inferiore a 100, perché a molti sembrava strana l’idea di potere in qualche modo “partecipare” nella scelta di certe decisioni.
- O - I lavori di restauro devono essere: totali, innovativi e grandiosi, (P – 4); rispettosi della storia antica e recente, (Q – 77); partecipati da cittadini, scuole, studiosi, (R – 30); essenziali e veloci, per poterla aprire subito, (S – 33); Altro: (T – 0)
Nella statistica non ho evidenziato le risposte multiple; posso comunque dire che queste risposte sono state molto gettonate, tant’è vero che la somma delle risposte è del 141%. In moltissimi hanno crocettato le “Q,R,S”. Delle 4 risposte “P”, due, evidentemente erano quelli che la volevano demolire. Nessuna risposta creativa, anche se nelle “Note e ricordi” ci sono pareri che si sarebbero potuti segnare nella voce “T”.
- U - Il sagrato della chiesa, ora posteggio di 9 auto, va usato: come posteggio, (V – 3); libero da auto, con gazebo per iniziative socio-culturali, (Z – 29); libero da auto, solo dopo che ci siano altri posteggi vicini, (X – 40); Altro: libero (X – 12); giardino (X – 3); giardino con fontana o arredo urbano (4)

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Le 92 risposte sono di poco inferiori al 100% dei firmatari. Dei 3 che vogliono mantenere il sagrato come posteggio, due sono gli stessi che vogliono il garage. L’abbondanza di risposte creative significa che il problema è molto sentito.
Classi di età (su 100 esaminati): -25 (6); 26-35 (10); 36-45 (12); 46-55 (18); 66+ (11); non dichiarata: (13)
Un ricordo, un’idea, un parere sulla Chiesa di San Marino: (Ho elencato le risposte in ordine alfabetico. Il primo gruppo di risposte è relativo al questionario; il secondo gruppo è relativo a una prima raccolta di un altro centinaio di firme, senza questionario. Molti preferiscono parlare piuttosto che scrivere, per cui mi sto attrezzando per registrare le risposte (ovviamente, con il consenso dell’interlocutore). Si delinea uno spaccato di vita e storia della città denso, ricco, emotivamente coinvolgente. In molti sono convinti di avere avuto un buon esito scolastico anche grazie all’intercessione di Sant’Espedito. Alcuni studiosi mi hanno chiesto come mai non sono riusciti a ottenere il permesso di visitare e studiare la chiesa, perché vorrebbero inserirla nella tesi di laurea, o in altri studi.)
- Andrebbe riaperta. - Ci andavo sempre da bambina. - Da ragazza, prima di un compito in classe, mi facevo sempre raccomandare sa Sant’Espedito. - deve essere sistemata come le altre chiese medioevali per caratterizzare la città. - Era la più bella della città. - Era un passaggio obbligato prima di andare a scuola. - Fa parte dei miei ricordi, e della mia Pavia, oltre che campo da calcio quando abitavo in zona. - I ricordi sono tanti, per 30 anni in via Siro Comi. Mi manca. - Il mio ricordo è di chiesa dove trovavo serenità, e pregavo. - Il sagrato è un angolo particolare, da valorizzare. - In gioventù, partecipavo ai riti religiosi. - La conosco solo esteriormente. - La sua salvaguardia potrebbe diventare il segno di un deciso rinnovamento della sensibilità popolare, in nome della partecipazione. - Le uniche vere ricchezze del nostro paese! - Mi ricordo perché andavo alla messa alla sera. - Mostre, musica, cultura. - Non ricordo di averla mai vista aperta! - Non ricordo, perché ho 18 anni - Non ricordo, perché sono troppo giovane. - Non ricordo, perché sono troppo giovane. - Nostalgia del tempo passato. - Quando frequentavo la serale, passavo sempre per una visita. - Riaprirla mi pare un’idea bellissima. - Ricordo una bella statua di San Sebastiano di ottima fattura, da ritrovare - Sono nato e cresciuto fino a 27 anni nel quartiere. Mi è rimasta nel cuore. - Un edificio inutile deve essere demolito per lasciare spazio al progresso. - Un peccato che sia rimasta inutilizzata da così tanto tempo. - Un pezzo prezioso della nostra storia. - Un vero peccato chiudere un pezzo di Pavia. - Una piccola perla che deve tornare visibile a tutti. -
Oltre al questionario in esame, è stata effettuata una raccolta firme in cui si chiedeva solo un parere. Qui di seguito trascrivo i pareri che sono stati espressi in un campione di un altro centinaio di firmatari. - Appoggio incondizionatamente l’iniziativa. Sarebbe ora che Pavia riscoprisse i sui tesori! - Apriamola subito e spendiamo i soldi meglio! - Chiudere la porta di una chiesa è come chiudere la porta a Dio. - Desideriamo godere completamente dei monumenti che abbiamo la fortuna di avere. - Desidero che la chiesa di San Marino venga restituita al culto! - è giusto riaprirla. - è giusto riaprirla per la sua bellezza. - è ora di riaprirla. - è preferibile che venisse utilizzata in modi anche culturali. - è una chiesa meravigliosa ed è quindi un peccato non riaprirla. - è uno scandalo! - Era ora che ci si svegliasse. - Favorevole all’apertura. Venivo da Città Giardino perché trovavo un clima particolare! - Favorevolissimo alla riapertura della chiesa di San Marino. - La riapertura della chiesa di San Marino senza interventi “stravolgenti” è un’ottima occasione per concorrere a “far rivivere” davvero il centro storico. - Le iniziative politiche sono sempre prioettate al tornaconto elettorale anche se certe decisioni sono economicamente catastrofiche per la collettività. - Meglio preservare i monumenti che spianarli! - Meno “Ponti sullo Stretto” e più rispetto per le esigenze legittime dei contribuenti onesti. - Non capisco quale fonte di problemi possa rappresentare la riapertura di una chiesa e come il clero possa restare indifferente a tale richiesta. - Operazione culturale doverosa. - Perché negare la conoscenza di un piccolo stupendo pezzo di storia di questa meravigliosa città?! - Più chiese e meno supermercati! - Riaprite la Chiesa! - Ricordo. Mi manca molto questa chiesa! - Ripristiniamo gli antichi monumenti di Pavia per ridere vita a questa bellissima città! - Sarebbe ora! - Spero al più presto di poterla vedere aperta. - Tenere chiusi bei monumenti è una vergogna - Un monumento importante per la storia della nostra città che dovrebbe tornare a far parte della vita della stessa e dovrebbe essere salvato e riqualificato. - Una chiesa chiusa è una risorsa sprecata!
Note sul campione in analisi:
I moduli sono stati raccolti, compilati e consegnati spontaneamente dai firmatari. Questo fatto qualifica il campione in esame, sia per il livello culturale, sia per il desiderio di partecipazione attiva. Non a caso la classe di età più rappresentata è compresa fra i 55 e i 65 anni. Quando gli hanno chiuso il monumento avevano fra i 35 e i 45 anni, e ricordano quella chiusura come una ferita ancora aperta.
Da questa analisi, risulta evidente, anzi, molto evidente, l’enorme divario che c’è fra i desideri dei cittadini, e le decisioni del Comune.
La prossima analisi corrisponderà ai mille questionari. Da questa prima risulta, al di là di ogni ragionevole dubbio, che: - La Chiesa di San Marino sta molto nel cuore dei pavesi, - La fiducia a lasciare tutto nelle mani del Comune, è decisamente molto scarsa, - I lavori di restauro devono essere eseguiti presto e bene, senza manie di grandezza, - La destinazione d’uso deve sicuramente conciliare culto, arte e cultura, - Il desiderio di riqualificazione del sagrato, purché eseguito senza sacrifici per il quartiere, è elevato, - Il desiderio di partecipazione dei cittadini è molto elevato.


L'incontro del Vescovo col Comitato per San Marino
(foto Francesca Severi, 4.2.2005)

Tirando le somme:
Il 3% è soddisfatto del fatto che il sagrato sia un parcheggio. - Lo 0% desidera che la Chiesa resti chiusa per altri vent’anni. - Il 3% è contento che sia il Comune a decidere. - Il 4% desidera restauri grandiosi.
Questa minoranza rispecchia esattamente quello che il Comune ha fatto, o che vorrebbe fare, per la Chiesa di San Marino negli ultimi vent’anni e per il futuro. Si evidenzia in modo drammatico la scollatura fra i desideri dei cittadini e l’operato del Comune.
Ci stiamo attrezzando percorredare l'inchiesta con riprese audio e video. Speriamo di raccogliere materiale, documenti, reperti, storie e aneddoti interessanti. Già da questi primi cento interventi è risultato uno spaccato di vita cittadina vivo e interessante.
Speriamo di poter contare sulla partecipazione di moltissimi nuovi amici, accomunati dal desiderio e dall’orgoglio di far rivivere la Pavia vera, quella che pulsa e vive nelle strade, nei vicoli, nei monumenti longobardi, medievali e romanici.

Pubblicato 31/03/2008 12:39:15